Alcuni dei tanti laghi naturali che arricchiscono l’Abruzzo sono spesso piccoli specchi d’acqua prevalentemente di natura carsica, mentre altri hanno origini ben più antiche, risalenti, con molta probabilità, al glacialismo quaternario. Tra questi uno dei più interessanti è il lago Pantaniello, situato ad un’altitudine di 1818 m, a nord-est del Monte Greco. Costituito da un invaso naturale di origine morenica, attualmente è un bacino ellittico lungo circa 250 m e largo 100 ma con molta probabilità, in tempi assai remoti doveva riempire una conca lunga un chilometro. E’ il secondo lago per quota di tutto l’Appennino (dopo il lago di Pilato, sui monti Sibillini). Dal 1972 fa parte della Riserva Naturale “Lago Pantaniello”, istituita per preservare l’intera zona, di particolare rilievo per l’ambiente circostante e le origini antiche, ma soprattutto perché nelle sue acque sopravvive ancora il rarissimo Gammarus lacustris, piccolo crostaceo d’acqua dolce, relitto dell’ultima glaciazione. Merita, altresì, di essere segnalato il Lago della Duchessa, situato al centro di un piano fra la dorsale del Muro Lungo e quella del Morrone (gruppo del Monte Velino) ad un’altitudine di circa 1788 m. Misura 400 m di lunghezza e circa 150 m di larghezza, nella sua parte più bassa è sbarrato da rocce levigate dall’erosione glaciale, anche se si rinvengono evidenti segni di erosione carsica. Tra i tanti laghi abruzzesi merita un particolare cenno il lago di Serranella, localizzato alla confluenza dei fiumi Sangro ed Aventino, ad un’altitudine di circa 90 m. Fa parte di una riserva omonima, che si caratterizza principalmente per la notevole ricchezza di avifauna di cui sono state censite ben 200 specie diverse. Il maggiore lago naturale della regione è sicuramente il lago di Scanno, con una superficie poco inferiore ad 1 kmq. Di forma ovoidale, misura circa 1700 m di lunghezza, con larghezza massima di 700 m, e 32 m di profondità. Si crede che in passato dovesse avere un livello molto più alto di quello attuale, le cui tracce sono evidenti sulla sponda occidentale. Il fondo del lago è ricoperto da numerose alghe, e le acque sono popolate da varie specie di pesci (trote, lasche, tinche, barbi).
E’ situato ad un’altezza di 922 m nell’alta valle del Sagittario, fra il monte Genzana e la Montagna Grande, zona di notevole importanza naturalistica, famosa per le caratteristiche Gole del Sagittario. Ricomprese in una vasta zona protetta, queste gole rappresentano la tipica incisione fluviale della morfologia a V, scavata e modellata in milioni di anni dall’azione erosiva delle acque del fiume. La valle attraversa rocce costituite da sedimenti marini carbonatici di coralli e foraminiferi che si sono depositati tra i 200 ed i 20 milioni di anni prima del sollevamento della catena appenninica. Si crede infatti che la ripida parete Pizzo Marcello, anticamente doveva essere una scogliera, come testimoniato dalle innumerevoli conchiglie fossili che sono state ritrovate in tutta l’area.
Viste le sue peculiari caratteristiche, quale zona migliore per unire un pò di brivido, lanciandosi in parapendio?
Infatti, sul lago di Scanno la Scuola di Parapendio di Ovindoli ha effettuato dei corsi di "S.I.V." (Simulazione Inconvenienti di Volo - Corsi per parapendosti esperti), nonchè il Parasplash (volo comico in parapendio in cui si deve atterrare su una zattera gonfiabile al centro del lago). |