A pesca di meduse stanno andando i pescatori della Florida, convinti di poter trasformare una "piaga" in una miniera d'oro. D'estate, infatti le acque del golfo pullulano di meduse: una seccatura per i bagnanti ma una vera prelibatezza per i gourmet asiatici. E così nacque l'idea: pescare le meduse e venderle sui mercati orientali e soprattutto in Cina, Thailandia e Corea dove i celenterati fanno parte della cucina tradizionale. Dopo 13.000 dollari e cinque anni di sperimentazione, l'industria della pesca di meduse è oggi una realtà cui si sono convertiti i pescatori locali, rimasti senza lavoro per il declino degli stock di pesce pregiato. Il Florida Labor Department ha approvato uno stanziamento di quasi 80.000 dollari per insegnare a 80 pescatori disoccupati come raccogliere, essiccare e conservare le meduse. La preparazione al consumo delle meduse richiede qualche settimana di lavoro: una volta essiccate (le meduse contengono l'85% di acqua), si separa la "testa" della medusa dai tentacoli, questi ultimi utilizzati come condimento in fiocchi. Il cappello viene quindi affettato in striscioline delle dimensioni di lacci da scarpa, per essere poi marinato nella salsa di soia prima di essere servito. Non mancano le polemiche degli ambientalisti, preoccupati perché le meduse sono la principale fonte di cibo per alcune tartarughe marine. La stessa industria ammette di non poter prevedere quale effetto la pesca intensiva potrebbe avere sulle popolazioni di meduse o di tartarughe. |